5 marzo 2020
Caffè espresso: come scegliere la giusta tazzina

Noi italiani amiamo bere caffè espresso di qualità, per questo scegliamo con cura miscele e torrefazioni.
Ma spesso trascuriamo un dettaglio in realtà molto importante: la scelta della tazzina in cui bere il caffè.
Per godere appieno dell’aroma e del sapore del caffè espresso, infatti, la tazzina deve possedere determinate caratteristiche: nulla può essere lasciato al caso, dal colore alla forma.
In questo articolo scopriremo come scegliere la giusta tazzina per gustare al meglio l’espresso, nello specifico vedremo:
- La storia della tazzina da caffè
- Le caratteristiche della tazzina perfetta
La storia della tazzina da caffè
Partiamo con lo scoprire com’è nata la tazzina da caffè e da quanto tempo viene utilizzata.
La diffusione delle tazze in Europa risale all’epoca delle Crociate: in quegli anni i più facoltosi possedevano servizi comprendenti le tazze, dei recipienti bassi con fondo stretto e bocca larga, usate per servire cibo o bevande.
Erano recipienti senza manici, decorati con preziosi motivi ornamentali.
Queste sono le tazze che venivano usate nel 1600, quando il caffè arrivò in Europa.
Nel Settecento si aggiunse un piattino a queste tazze, che veniva usato sia come base d’appoggio che come recipiente del caffè stesso: la bevanda, infatti, veniva fatta raffreddare versandola direttamente nel piattino, per poi essere bevuta direttamente da lì.
Con gli anni la pratica di bere il caffè direttamente dal piattino divenne contraria alle buone maniere, quasi offensiva.
Contemporaneamente il britannico Josiah Wedgwood, a metà del 1700, scoprì il creamware, un materiale resistente e facile da modellare, e creò la tazzina da caffè.
Il nome “tazzina” e il design che conosciamo oggi, con il manico, li dobbiamo al pittore italiano Luigi Tazzini, direttore artistico della Società di Ceramica toscana Richard-Ginori all’inizio del 900.
Tazzini sviluppò diverse tipologie di tazzine, in base ai differenti scopi: “el tazzinin” per il caffè, “el tazzin” per il vino, la “tazzinetta” per il caffelatte e la “tazzina” per la pasta e fagioli.
Le caratteristiche della tazzina perfetta
Per esprimere al meglio le sue potenzialità e qualità, il caffè deve essere servito nella giusta tazzina.
Durante la degustazione, infatti, tutti i sensi sono coinvolti e nessuno di questi deve essere trascurato, dal gusto al tatto, per poter godere appieno di una coffee experience degna di essere definita tale.
Vediamo allora nello specifico quali caratteristiche deve possedere la tazzina da caffè.
Forma
Oltre che allietare la vista con un design elegante, la forma della tazzina è fondamentale per esaltare aroma, gusto e aspetto del caffè.
La tazzina deve avere una forma tronco-conica, ideale per il mantenimento della compattezza della crema. Nello specifico deve essere arrotondata internamente, soprattutto nel fondo: la forma “a uovo” di quest’ultimo, senza spigoli e angoli, evita la rottura della crema e facilita il movimento del cucchiaino durante l’atto del mescolare.
In generale la tazzina da caffè deve poter contenere circa 20-25 cc di caffè espresso, con una capacità ideale di circa 65-70 cc.
Il bordo su cui si poggiano le labbra deve essere sottile e privo di scheggiature, per offrire una sensazione piacevole di finezza e per gustare la crema al meglio.
La parte inferiore della tazzina, invece, deve essere più spessa, per poter avere la giusta temperatura del caffè, lasciandola scendere lievemente all’inizio e mantenendola stabile durante la degustazione.
Infine il manico deve garantire una presa comoda e gradevole, con due dita: il dito medio non deve toccare il corpo della tazzina, che raggiunge temperature molto elevate (40-50°C).
Colore
Anche il colore della tazzina influisce sulla degustazione dell’espresso.
L’interno della tazzina deve essere di un bianco lucido e brillante: il bianco infatti crea un forte contrasto cromatico con il colore del caffè, e ciò permette di esaltare le diverse sfumature della crema in superficie e ne facilita la valutazione.
Per tutti questi motivi vanno assolutamente evitate tazzine dal colore interno scuro.
Materiale
La tazzina da caffè perfetta deve essere fatta di un materiale che garantisca resistenza all’usura e massima igienicità e che conservi a lungo il suo aspetto brillante.
Inoltre deve garantire un’ottima conduzione termica e il mantenimento del calore, per conservare il caffè alla giusta temperatura.
Il materiale ideale, che possiede tutte le sopracitate proprietà, compreso il colore bianco, è la porcellana dura feldspatica.
Questo particolare tipo di ceramica viene cotta ad una temperatura di circa 1400°C e conserva tutte le sue proprietà organolettiche anche a contatto con liquidi molto caldi.
Temperatura
Ultimo aspetto da tenere in considerazione, ma non per questo meno importante, è la temperatura della tazzina nel momento dell’erogazione del caffè espresso.
La tazzina infatti deve essere asciutta e calda, a una temperatura di circa 40°C: in questo modo la compattezza, la temperatura e il colore del caffè si manterranno inalterate più a lungo, permettendo una corretta degustazione.
La tazzina da caffè perfetta, quindi, è bianca, in porcellana, con fondo curvo, dal giusto spessore e con un manico facilmente impugnabile.
In aggiunta deve essere appoggiata su un piattino stabile e sufficientemente grande da contenere tazzina e cucchiaino.
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