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26 aprile 2017

Turismo

Centrotavola floreale: idee da copiare e consigli per la perfetta composizione

centrotavola floreale

Un centrotavola floreale fa subito primavera: che si tratti di fiori freschi, artificiali o in carta, riesce subito a dare vitalità alla stanza. Chi non vorrebbe uno scorcio di natura sulla propria tavola?

Scorrete la gallery per scoprire tantissimi tutorial e leggete i nostri consigli per una mise en place degna delle pagine di una rivista patinata!

 

Composizioni floreali: i punti chiave

Per creare un centrotavola floreale piacevole vanno seguite le stesse regole della preparazione di un bouquet. Affidatevi principalmente a tre fattori: fantasia, buongusto e creatività.

Una buona composizione gioca su contrasti e armonia.

Scegliete dei colori che si sposino bene cromaticamente, giocando sul tono su tono o su palette classiche. Il contrasto si ha invece su forme e texture: abbinate fiori dai petali larghi ad altri più allungati, o foglie lucide a vellutate. Non create contrasto tra le dimensioni: fiori troppo piccoli si perderebbero se abbinati ad altri molto più grandi.

Create equilibrio anche con il verde: foglie e rametti, se posizionati nel modo giusto, faranno risaltare ancor di più i colori dei vostri fiori.

Come far durare maggiormente i fiori

Vi siete mai chiesti perché le composizioni create dal fiorista durino di più? È tutto merito (o quasi) del taglio dello stelo, che dev’essere obliquo. Incidete inoltre la parte inferiore del gambo, con una profondità di qualche millimetro e una lunghezza di almeno un centimetro.

Avrete così guadagnato almeno un paio di giorni di freschezza in più!

Foto © Carlos Donderis via Flickr

Ikebana: l’arte della composizione

La disciplina nasce nel VI sec. d.C. in Cina e India, per diffondersi poco dopo nel Sol Levante e diventare un’arte riservata ai ceti abbienti.

In Giappone esistono ben 300 scuole di Ikebana, l’evoluzione filosofica-religiosa della composizione floreale.Questa in Oriente è uno strumento spirituale, che porta l’uomo ad avvicinarsi alla natura e a una più profonda conoscenza di sé.

Le composizioni Ikebana devono sempre seguire un sistema ternario, per il quale lo stelo più lungo indica il cielo (Shin), il medio l’uomo (Soe), il più corto la terra (Hikae). Tutti gli elementi devono essere in perfetto equilibrio (anche con la stagione) ma soprattutto totalmente organici, meglio se del proprio giardino.